Gli uomini, esattamente come le donne, sono molto attenti al mondo delle fragranze. Amano indossare bouquet aromatici che rispondono al loro mood e lasciare una scia più o meno intensa. Sono curiosi riguardo le nuove proposte olfattive e non rinunciano a osare un po’. Di certo nel loro beautycase non può mancare una tradizionale acqua di Colonia. Fresca e leggera, frizzante al punto giusto, è una formula particolare, con una concentrazione specifica di essenze in grado di far sentire a proprio agio in ogni momento della giornata. Il tutto con naturalezza e senza particolare impegno. A differenza dei classici Eau de Toilette e Eau de Parfum, infatti l’acqua di Colonia è una fragranza dal carattere lieve.
Acqua di Colonia per uomo, tra storia e leggenda: alcune curiosità
Secondo quanto tramandato dalla letteratura, a creare la formula originaria dell’Acqua di Colonia fu Giovanni Paolo Feminis sul finire del XVII secolo. A fare concorrenza a questo prodotto inizialmente noto come Aqua Mirabilis fu, nel corso del Settencento, l’Eau de Cologne ideata Johann Maria Farina. Il distillato originale andò arricchendosi con altre note olfattive. Come quelle di Lavanda, Iris, Magnolia e Rosa, mentre il Bergamotto continuò ad essere una sua peculiarità, creando quella carezza un po’ speziata e ricca d’emozioni che iniziò a piacere moltissimo anche agli uomini. Di certo si sa, infatti, che L’Acqua di Colonia riscosse un grande successo anche tra le personalità dell’epoca. Pare, infatti che Goethe, Napoleone e Voltaire ne fossero grandi estimatori. Il motivo’ La sua concentrazione discreta e più bassa – attorno al 4-6 per cento – rispetto a quella delle Eau de Toilette ed Eau de Parfum.
Proprio per la sua caratteristica di essere più volatile e leggera l’acqua di Colonia è un toccasana nei mesi caldi e, quindi, in estate. In questa stagione non si sente l’esigenza di indossare jus troppo decisi e insistenti ma piuttosto rinfrescanti. Questa soluzione aromatica risulta dunque essere tra le più ricercate. Soprattutto dagli uomini che vi ricorrono in ogni occasione: lavoro, tempo libero e sport.
Fresca sì ma poco persistente
Se c’è un limite da segnalare nei confronti dell’Acqua di Colonia quello è la breve persistenza. Breve, ovviamente, rispetto a quella di Eau de Toilette e Eau de Parfum. Queste due consistenze, infatti, avendo una maggiore concentrazione di essenze nella formulazione sono destinate a durare più a lungo una volta vaporizzate sulla pelle. Per ovviare a questo, se si può dire, inconveniente, è possibile osare un po’ utilizzando dosi più generosi di prodotto. Oltre nelle classiche zone si può adagiare qualche goccia di acqua di Colonia anche sui vestiti e accessori come la pochette o fazzoletto da taschino. In questo modo si può enfatizzare la sua persistenza.
Principali caratteristiche olfattive
Quale piramide olfattiva caratterizza l’acqua di Colonia? Sicuramente nel tempo i nasi hanno inventato numerose variazioni sul tema, ma la formula originale, benché segretissima, aveva note ben precise e ricorrenti. Tutto questo ha contribuito a enfatizzare il fascino di questo prodotto, amato dai maestri profumieri artigiani, che nel tempo hanno saputo rinnovarlo e proporlo con idee che incuriosiscono sempre. Si parte dai mix agrumati (con bergamotto, limone, lime, arancio) a proposte in cui sono protagoniste le note speziate, oppure quelle più intense e tipicamente “maschili” a base di essenze legnose (come il sandalo e il patchouli). Interessante è anche la variante fruttata con il fico, dolce e piacevole. Ovviamente il gusto olfattivo personale sarà in grado di far orientare per una soluzione piuttosto che un’altra.
Non solo i classici formati
La minor persistenza dell’acqua di Colonia fa sì che possa essere applicata più volte durante il giorno. Non è un caso, infatti, che questa composizione olfattiva si trova spesso anche in formati over, come nel caso dei 200 ml.